In Giordania l’UNHCR ha assistito a un forte aumento del numero di rifugiati: nel 2014 sono stati registrati 10.644 rifugiati provenienti dall’Iraq. Di questi, 1.383 solo nel mese di agosto, il numero più alto mai registratosi in un solo mese dal 2007.
Per la prima volta dall’inizio del conflitto in Siria, i rifugiati provenienti dai governatorati del Nord dell’Iraq (tra cui Raqqa) costituiscono la maggioranza. Il sacerdote iracheno P. Hani Al Jameel, direttore della scuola per ragazzi di San Giuseppe “Don Orione”, partner del progetto, vive in prima persona il dramma di questa guerra e ci dice:” Sono molto preoccupato per la mia famiglia, a volte è impossibile comunicare con loro e non so come stiano “. La sua famiglia professa la religione cattolica e per molti mesi si trova in una situazione critica di fronte all’avanzata di Eil in Iraq.
L’opera Don Orione ha risposto per la seconda volta alle conseguenze derivanti dai conflitti in Medio Oriente attraverso il sostegno di emergenza come la fornitura di aiuti di base ai rifugiati prima siriani e poi iracheni.
L’obiettivo del progetto è stato quello di sostenere 325 rifugiati iracheni presso le città di Amman e Zarqa mediante l’approvvigionamento alimentare e l’accesso alle cure mediche necessarie. Inoltre, l’intervento ha garantito ai beneficiari un servizio di assistenza psicologica in favore di coloro che hanno lasciato le loro case e le comunità ospitanti, per aiutarli a riprendere una normale quotidianità in contrapposizione contro ogni forma di emarginazione ed esclusione sociale.
Totale finanziato: 61.614,58 Euro
Donor: Manos Unidas