Il Madagascar è classificato come uno dei paesi più poveri al mondo.
Quasi la metà della popolazione è giovanissima: l’aspettativa di vita alla nascita è di 65 anni e oltre il 40% della popolazione ha una età compresa tra lo 0 e 14 anni.
Il Paese registra una forte crescita demografica che si traduce spesso in difficoltà di accesso all’istruzione: il tasso di abbandono scolastico è quindi molto alto e solamente il 64,7% della popolazione adulta è alfabetizzato.
Ciò genera ripercussioni sul piano sociale come lo sfruttamento e prostituzione minorile, conseguenze spesso di una vita di strada condotta già durante la fase dell’infanzia.
Con i bambini del Madagascar dal 1976
I sacerdoti dell’Opera don Orione arrivarono in Madagascar nel 1976 e loro priorità fu quella di occuparsi di bambini e giovani e della loro educazione.
Nel 1990 fu affidata ai sacerdoti orionini la cura pastorale del distretto di Namehana che comprende 16 villaggi rurali. All’interno di questi villaggi sono presenti 15 scuole materne, elementari e medie del Distretto più la scuola centrale “Don Orione” (dalla materna al liceo).
In totale l’Opera si prende cura di più di 4.000 studenti, assicurando loro non solo l’accesso all’istruzione ma anche alimentazione (spesso gli unici pasti della giornata) e cure mediche.
Obiettivo: assicurare a tutti lo studio e un buon tenore di vita
Il 12 ottobre quest’anno ha ripreso il via l’anno scolastico, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria COVID 19. L’obiettivo del progetto è quello di assicurare che a tutti possa essere data l’opportunità di studiare, socializzare, vivere in un ambiente protetto e ridurre al minino le possibilità di essere condotti in strade socialmente pericolose.
Dare accesso all’istruzione per questi bambini e ragazzi non è solo un investimento sul loro futuro ma permette loro ricevere ogni giorno pasti sicuri, eventuale assistenza medica e salvarli dalla vita di strada.
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