La guerra in Iraq ha causato uno dei più grandi esodi di rifugiati in Medio Oriente dopo l’esodo migratorio palestinese del 1948. Secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, quasi 3 milioni di iracheni sono stati costretti a lasciare il loro Paese: in Giordania tra agosto e settembre
l’Alto Commissariato per le Nazioni Unite (UNHCR) ha registrato circa 120 rifugiati iracheni al giorno, contro una media di 65 iracheni al giorno a giugno e luglio e 30 al giorno nei primi mesi del 2014. Ad Amman, secondo gli ultimi dati, vivono oltre 12.000 rifugiati iracheni: la stragrande maggioranza versa in uno stato di estrema povertà e miseria in condizioni igieniche precarie e senza assistenza sanitaria.
Il progetto è nato dall’esigenza di fornire una risposta immediata e concreta all’emergenza rifugiati in atto in partenariato con il Centro de la Obra don Orione de Zarqa. Il Centro ha ospitato 4.000 rifugiati iracheni fuggiti dal Nord dell’Iraq (Erbil- Dahook, Sulaimaniya). L’intervento ha garantito loro cibo, assistenza medica e supporto psicologico.
Oltre a fornire e assistenza medica e sociale, il Centro Orionino ha ospitato 13 famiglie di rifugiati iracheni nella loro casa, e i bambini, tra i 6 e i 13 anni sono stati inseriti nel programma di insegnamento della Scuola San Giuseppe Zarqa – Obra Don Orione. Sono state organizzate attività ricreative che hanno favorito il processo di integrazione non solo degli iracheni, ma anche dei rifugiati siriani e dei bambini giordani.
Totale finanziato: 77.922,08 Euro
Donor: Manos Unidas